Da diverso tempo il ritornello di una canzone continuava a risuonare nella mia testa. Sicuramente parecchi di voi la conoscono anche se è di vecchia data. Il ritornello fa così: “Eppur mi son scordato di te. Come ho fatto ? non so..”
Ora indipendentemente dal significato della canzone, questa frase si era fossilizzata nella mia mente, perché io per davvero mi son scordato di avere la sclerosi multipla. Con una piccola differenza: “Io lo so, come ho fatto a dimenticarmi di Lei.”
Ora dopo questa affermazione per molti potrei sembrare un folle.
Come ben sappiamo è impossibile o tanto meno difficile dimenticarsene completamente. In un modo o nell’altro, nel bene e nel male, Lei fa parte della nostra vita.
Come ho fatto ? Beh, di certo non è stata una scelta volontaria.
E’ stata la mia mente a volerlo, che travolta da una serie di eventi sfortunati, in un periodo di assoluta serenità ed amorevole armonia. E’ riuscita a rompere quel giusto equilibrio che si era creato tra me e Lei. Facendomi diventare quel tipo di persona che ho sempre odiato. Quello che non sono mai stato e cioè un ipocondriaco.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata una condizione disastrosa nell’ambito lavorativo. Questa è riuscita a portarmi in un mondo a me sconosciuto, carico di paure. Ero altamente stressato e terrorizzato. E quelli che erano i sintomi di una semplice gastrite, sono riuscito a trasformarli in tumori vari ed eventuali sparsi nel mio corpo.
Preso da tanto spavento ho iniziato un iter di visite, ecografie, gastroscopie, raggi e chi più ne ha più ne metta. Nonostante i vari risultati negativi, non riuscivo a rendermi conto che mi stavo rovinando con le mie stesse mani, e stavo rovinando anche la tranquillità della persona che vive al mio fianco e quella della mia famiglia.
Sicuramente questo non è stato il modo migliore per dimenticarsi di Lei, anzi credo che sia stato il modo più sbagliato che ci sia.
Questo dimenticarsi, ha fatto sì che io non mi scordassi soltanto di Lei, ma bensì, anche degli impegni che ruotano attorno a Lei, come ad esempio le visite e le terapie. In particolar modo mi ha fatto dimenticare di quell’impegno che mi è sempre stato molto a cuore: il mio impegno con l’AISM ed il BLOG.
Oggi fortunatamente, qualcosa è cambiato grazie a qualche tirata di orecchie. Sono molto più tranquillo e credo di essere ritornato ad essere quello che sono sempre stato.
Non mi sono scordato di Lei, così come non mi son dimenticato di essere una semplice persona che convive consapevolmente con un sorriso la sua sclerosi multipla, senza più paure varie, in compagnia di una fastidiosissima gastrite.
“A volte il mondo può sembrare un luogo sinistro ed ostile ma credeteci quando vi diciamo che ci sono molte più cose buone che cattive, e che quello che sembra essere una serie di sfortunati eventi potrebbe essere solo il primo passo di un lungo viaggio” – Lemony Snicket