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Il ricordo..

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Memory, conceptual image

Sintomi visibili e non. Lievi, gravi e rare volte inesistenti si alternano lungo il cammino della sclerosi multipla che è presente in noi. 

Spasticità, pesantezza, formicolio, perdita della sensibilità, disturbi dell’equilibrio, instabilità della marcia, tremore, depressione, disturbi visivi e tanto altro. Possono essere per davvero multipli ed infiniti. Se dovessi stare a menzionarli tutti sicuramente un post non mi basterebbe. Mi limito semplicemente a citare solo quelli un po’ più frequenti e che ho vissuto in prima persona.

Tra i tanti c’è n’è uno che non ho menzionato che mi sta molto a cuore ed è quello che spesso e volentieri fa parecchi danni. In pochi lo vedono e lo sentono, ma in tanti lo accusano. Ora non lo so se questo è stato classificato o addirittura se gli è stato dato un nome vero e proprio. Però son sicuro di una cosa, che potrebbe tranquillamente far parte della categoria dei sintomi non visibili e che tocca il ramo dell’emotività. Questo sintomo io lo chiamo: “Il Ricordo”.

Quante volte ci siamo ritrovati a dover fare dei paragoni difronte a tutte quelle situazioni che la sclerosi multipla ha rivoluzionato nella nostra quotidianità. Situazioni dove “il ricordo” di quello che eravamo prima (persone sane) rapportato alla realtà (persone sclerate Image may be NSFW.
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😛
), scatena in noi un forte senso di rabbia, sconfitta, delusione e rassegnazione.

Ti ricordi di quant’era bello fare delle lunghe passeggiate spensierato, mentre ora il tuo unico pensiero è quello di appoggiarti ad un qualcuno o ad un qualcosa per riuscire a fare qualche metro. Ti ricordi di quant’era semplice salire e scendere una rampa di scale, mentre ora solo a guardarle ti prende veramente male. Ti ricordi di quanto bello era riuscire a correre, mentre adesso ti ritrovi con la faccia per terra ancor prima di dare lo scatto. Ti ricordi di quant’era facile e spontaneo mantenere l’equilibrio, mentre ora anche senza aver bevuto qualche bicchiere di troppo è molto più facile perderlo.

Ricordi, ricordi e ancora infiniti ricordi. Insomma ricordi che fanno veramente male. Ma perché tutto questo dolore ? Beh, sicuramente senza stare a fare tanti giri di parole la risposta a tutto questo è una sola ed è: “l’accettazione”. Accettare questa nuova condizione di vita, senza stare a rimpiangere quello che è passato e sopratutto quello che eravamo. Bisogna assolutamente guardare avanti e lo si deve fare necessariamente con uno spirito diverso. Questo dev’essere: positivo, fiducioso ed ottimista. Solo in questo modo riusciremo a ricordare un giorno con armonia quello che facciamo e quello che siamo oggi: “Persone Speciali.” Persone che riescono a superare qualsiasi tipo di ostacolo, che riescono a condurre una vita normale nonostante i mille cambiamenti. Persone che vivono nonostante la sclerosi multipla. E questo sarà il mio più bel ricordo:

Vivere nonostante la Sclerosi Multipla..”

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